Lampedusa un percorso storico fino ad arrivare all’economia dei nostri giorni, basato sul turismo
L’ultima colonizzazione di Lampedusa risale a poco più di un secolo fa, quando circa due secoli fa, fu incoronato dai Borboni, Tommasi di Lampedusa principe dell’isola ed incaricato dal Rè, per bonificare l’isola e popolarla.
L’opera di bonifica durò circa un secolo, al termine del quale fu riconsegnata ai Borboni che gli fecero approdare un 100 anime tra uomini donne e bambini con il proposito di regalargli delle terre territorio dell’isola.
Prima di allora l’isola di Lampedusa, era si conosciuta ma non popolata.
Era conosciuta dagli Arabi che la sfruttarono come punto logistico di rifornimento acqua durante le loro scorribande nel mediterraneo, e la continuarono a sfruttare anche dopo la loro definitiva cacciata dalla Sicilia da parte dell’impero romano.
Quest’ultimo sfrutto l’isola per il suo mare ricco di pesce , infatti i romani istallarono nell’isola dei veri e propri stabilimenti per la produzione dell’Allec e del Garum, due salse a base di pesce macerato, il Garum considerato più raffinato e destinato alle tavole più ricche mentre l’Allec per le tavole più povere dell’impero ma tutte e due, considerate alla base di ogni portata dell’impero Romano anche alla base di dolci.
Testimonianze di opere come vasche per la raccolta dell’acqua piovana sono ancora visibili tra i capannoni dei vecchi stabilimenti adiacenti il porto nuovo.
Nell’ultimo secolo l’economia dell’isola è stata basata, come avevano intuito gli antichi romani, sulla produzione industriale di pesce scatolato e sotto sale come tonno, sgombro, sardine e alici, un’attività un po’ più ridotta e stata quella che ha coperto piccole aziende per il rimessaggio di navi che vista la sua posizione centrale del mediterraneo copriva un ruolo pressocchè importante per la navigazione del mediterraneo.
L’isola oggi si riscopre centro del mondo, proprio per la sua posizione che ne fa territorio unico per posizione, conformazione fisica e chimica e per clima.
Distante dalla Sicilia circa il doppio della distanza che ricopre l’isola dall’Africa, Lampedusa si può considerare più un territorio Africano che non Italiano e proprio per questo motivo considerata porta d’Europa.
Il suo territorio, prevalentemente calcareo e non di provenienza lavica come la maggior parte delle isole del Mediterraneo, trasformatosi totalmente con la perdita della sua foresta per causa umana ha stravolto questa zona, rendendola unica e quindi meritevole di studi scientifichi.
Oggi Lampedusa oltre ad essere pesca, anche se non sfruttata direttamente dagli isolani, è uno tra i più perfetti luoghi turistici dove trascorrere una vacanza estiva.
La sua stagione va da marzo a novembre, dove le acque sono ancora decisamente accoglienti ed il sole è ancora caldo.