L’evoluzione dell’e-learning: come l’online cambia il volto dell’istruzione
La formazione online ha rivoluzionato l’istruzione, prima universitaria e poi quella del primo e secondo ciclo. Una trasformazione radicale supportata da tecnologie digitali sempre più all’avanguardia, come ad esempio la realtà virtuale e la realtà aumentata che stanno diventato sempre più di uso comune anche nell’e-learning, offrendo ai fruitori dei corsi esperienze immersive che rendono l’apprendimento un vero e proprio processo attivo, coinvolgente e motivante. La democratizzazione dell’istruzione a cui le metodologie didattiche di e-learning hanno condotto, ha fatto sì che studenti a prescindere dalla loro posizione geografica, potessero accedere ai più alti livelli di preparazione, grazie all’ausilio di apposite piattaforme predisposte da atenei riconosciuti da MUR. Attualmente sono 11 le università riconosciute dal Ministero. Grazie a queste metodologie didattiche l’e-learning si presenta come una valida risposta all’esigenza di garantire un apprendimento personalizzato e permanente (lifelong learning).
L’uso dell’e-learning ha fatto sì che tutti gli atenei fossero più in linea con le esigenze di mercato, ampliando l’offerta formativa anche attraverso l’istituzione di nuovi corsi di laurea. Non solo, la formazione garantita da questi atenei online, comprende anche i corsi post laurea, ad esempio i corsi di perfezionamento universitario assicurano una formazione completa e di alto livello, insieme ai master di primo e secondo livello. Come i corsi di laurea e post laurea offerti dall’Università Telematica Niccolò Cusano. Questi percorsi universitari consentono ai professionisti di ampliare le proprie competenze, ed essere più competitivi sul mercato del lavoro in sede di selezione.
Attualmente, nell’ambito dell’e-learning due sono le tendente che stanno trasformando ulteriormente questo settore: il microlearning e il MOOC (Massive Open Online Courses).
Il microlearning, detto anche bite-sized learning, ovvero “apprendimento a piccoli bocconi”, o in pillole, è una metodologia “smart” e veloce, tale da plasmarsi in base alle esigenze dello studente – che può essere di ogni età e ogni livello culturale, con competenze professionali o meno: il micro-learning è dunque adattabile a tutti gli ambiti dell’apprendimento.
Si tratta di podcast, blog post, wiki, messaggi, grafici, testi, video, post di Facebook, Twitter, audio e qualsiasi altra tipologia di contenuti multimediali – purché siano brevi, (sessioni temporali di apprendimento dai 5 ai 10 minuti circa) e semplici (concetti scarni).
Devono avere un focus unico, essere self-contained (ovvero contenere le proprie strutture, i sotto elementi o metadati che li organizzano), indivisibili (scomponendoli, perderebbero di significato) e recuperabili a un indirizzo web (devono avere “addressability”, ovvero essere indicizzati da un permalink associato ad ognuno di essi, in modo che sia fruibile “on demand”, ovvero su richiesta: i soggetti possano decidere in autonomia quando intraprendere il processo formativo, in modo tale da non essere travolti dall’apprendimento, ma di poterlo controllare. Viene ampiamente utilizzato nell’e-learning e nella FAD (Formazione a Distanza) e nella DAD.
Altro sintomo dell’evoluzione dell’e-learning è il MOOC sono corsi online a cui possono partecipare milioni di partecipanti. Sono strutturati in moduli tematici a cui gli studenti possono partecipare in base al proprio ritmo e alle proprie esigenze. Questa metodologia consente ai propri corsisti di acquisire conoscenze e competenze specifiche in disparati settori mediante video-lezioni, letture, quiz e compiti.