Cessione del quinto: la guida definitiva

La cessione del quinto rappresenta una tipologia di prestito molto vantaggiosa, perché può essere ottenuta anche da chi ha altri finanziamenti in corso oppure da coloro che sono stati segnalati come cattivi pagatori. Infatti solitamente questa tipologia di finanziamento prevede un’ottima garanzia per le banche, che sono più disponibili così a concedere il prestito, potendo contare su uno stipendio regolare e costante nel tempo oppure sulla pensione. In linea generale, infatti, possono usufruire della cessione del quinto soprattutto i dipendenti o i pensionati. Tuttavia dobbiamo dire (come spiegheremo meglio in seguito) che la cessione del quinto non è limitata soltanto a queste categorie di lavoratori, visto che se ne possono servire in maniera molto utile anche i lavoratori autonomi. Andiamo nei dettagli.

Che cosa si intende per cessione del quinto

Su prestitiperte.com possiamo trovare molte informazioni, che ci spiegano meglio anche come intendere questo tipo di prestito. La cessione del quinto si basa sul pagamento di rate mensili che vengono trattenute direttamente dallo stipendio del lavoratore o dalla pensione.

Il principio da rispettare è che ciascuna rata al mese non superi il quinto dello stipendio. Questa costituisce una regola molto importante, perché in questo modo il debitore non viene messo mai in difficoltà nella restituzione della somma percepita.

Da un lato può continuare a badare alle sue necessità personali e familiari dal punto di vista economico, dall’altro ha l’opportunità di pagare in maniera costante per restituire il debito. Allo stesso tempo la banca ha la garanzia che il piano di ammortamento venga rispettato con costanza, visto che il datore di lavoro o l’ente pensionistico provvedono a versare le somme dovute ogni mese.

Come funziona per i lavoratori autonomi

In linea teorica la cessione del quinto sarebbe applicabile anche ai lavoratori autonomi, purché questi siano in grado di dimostrare alla banca, attraverso la presentazione di una specifica documentazione, che svolgono un’attività certa e continuativa.

I lavoratori autonomi devono dimostrare di avere un’attività da cui traggono regolarmente dei profitti, che possono utilizzare per pagare costantemente le rate nel corso del tempo. Dal punto di vista teorico non cambierebbe assolutamente nulla. Infatti ciò che conta è la piena solvibilità da parte del debitore.

Nei fatti concreti, però, quasi nessun istituto bancario è disponibile ad applicare la cessione del quinto per i lavoratori autonomi. Infatti la banca ha bisogno di alcune garanzie che un lavoratore indipendente non può dare.

Le garanzie invece possono essere ottenute dal lavoratore dipendente, il quale, dando la propria autorizzazione alla cessione del quinto, non ha più la possibilità di revocarla fino a quando non restituisce tutto il denaro.

È pur vero che anche il lavoratore dipendente corre il rischio di una perdita del lavoro. Questo pericolo però viene scongiurato dalla stipula di una polizza assicurativa, che possa coprire il debito in caso di un eventuale licenziamento.

Come funziona per i pensionati

I pensionati INPS o di gestione ex INPDAP possono usufruire senza problemi della cessione del quinto, perché le rate vengono trattenute direttamente dall’ente previdenziale sulla pensione netta mensile.

Ci sono però delle regole in particolare da considerare. Infatti spesso ci sono dei limiti di età da non sottovalutare. In genere la banca o le società finanziarie sono disponibili a concedere prestiti con cessione del quinto soltanto ai pensionati che non superano gli 85 anni.

Le norme parlerebbero di 90 anni di età, ma le società che sono interessate da queste tipologie di finanziamenti ritengono prudente non andare oltre gli 85 anni.

Diversa è la situazione per quanto riguarda coloro che percepiscono indennità o rendite INAIL. Queste somme sono di solito percepite soltanto a titolo di risarcimento, per cui non possono essere oggetto di cessione del quinto.

Bisogna poi valutare caso per caso per i pensionati gestiti da altri enti autonomi di previdenza o da altre casse professionali. Infatti le situazioni possono essere molto differenti, a seconda delle convenzioni stipulate fra l’ente previdenziale e le banche o le società finanziarie.

In generale la cessione del quinto potrebbe rivelarsi favorevole anche per i pensionati, che possono contare su un rimborso costante con trattenute mensili dalla loro pensione, senza ritrovarsi in difficoltà nella restituzione delle somme. La pensione stessa costituisce per la banca o per la società finanziaria che presta il denaro una garanzia importante da non sottovalutare.