Eventi e assembramenti: cosa è cambiato dopo il lockdown

A distanza di circa due mesi dalla fine del lockdown il Paese ha ricominciato una “timida” vita normale sebbene le notizie che circolano a partire dalla metà del mese di agosto non sembrano essere troppo incoraggianti. Quindi cosa è cambiato dopo il lockdown? Se volessimo rispondere in maniera polemica la prima risposta che ci viene in mente è che tutto sembra esser tornato come prima ma ovviamente non è così. Non bisogna mai generalizzare perché fornisce un punto di vista e un’analisi che manca di oggettività. A prescindere da chi ha deciso di non adeguarsi alle norme l’organizzazione eventi ha dapprima subito un drastico arresto e, dal mese di giungo, il settore si è trovato a dover riorganizzare le formule e le norme investendo maggiori risorse sulla sicurezza.

La necessità di adattarsi al cambiamento per resistere sul mercato

Tutte le agenzie di organizzazione eventi a Roma, Milano o in qualsiasi altra città del nostro Paese si sono trovate a dover fare i conti con divieti imperativi e buone pratiche suggerite. I divieti impongono l’uso della mascherina, l’ingresso contingentato e la presenza si personale preposto al controllo. Sono stati annullati spettacoli, tour e concerti e i grandi eventi sportivi si sono svolti con l’eccezionale assenza di tifosi e pubblico. È chiaro che una pandemia così grave ha lasciato tutti noi piuttosto sgomenti e inizialmente incapaci di prendere saggie decisioni. Oggi a distanza di mesi dall’annuncio del lockdoown è chiaro che per lungo tempo le nostre vite sono destinate a cambiare radicalmente, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione alla vita pubblica.

La distanza sociale per organizzatori e partecipanti

Il settore eventi deve fare i conti con il concetto di distanza sociale e, al tempo stesso, deve fare in modo che anche le persone lo rispettino. Non è facile avere sotto controllo un gran numero di persone così come non lo è contenere un contagio e circoscrivere un focolaio. Organizzare un evento oggi significa lavorare sulla sicurezza delle persone rispetto alla scelta della giusta location, optando per metodi di registrazione digitale e investendo risorse sul personale preposto a controllo e sanificazione. Le norme da seguire per organizzare un evento sicuro non sono complesse. Ciò che risulta difficile da tenere sotto controllo è l’efficacia dell’organizzazione ed il rispetto delle norme imposte.

L’esempio delle discoteche: cosa abbiamo imparato?

La recente ondata di contagi post-ferragosto ha dato adito alla diffusione di informazioni e pareri piuttosto discordanti e polemici. A finire nel mirino del dibattito pubblico sono state le discoteche, i giovani e i turisti in ritorno da Paesi “pericolosi”. Non entreremo nel merito delle disquisizioni epidemiologiche perché non siamo titolati a farlo ma da questi casi possiamo trarne una lezione importante che riguarda la gestione dei presenti ad un evento. La presenza di regole chiare e valide per tutti deve essere la priorità dell’organizzazione di un evento per cui sarebbe preferibile investire maggiori risorse in personale preposto la controllo della temperatura, dei check in e del corretto uso della mascherina. Inoltre la registrazione dei presenti fatta a dovere può essere salvifica ed evita di gettare un intero Paese nel panico perché aiuta a circoscrivere i presenti e a raggiungerli prima che sia troppo tardi.