Il “punto” sulla Champions: quali sono le prospettive per Juventus, Napoli e Atalanta?

Terminata la prima fase, quella dei gironi eliminatori, la Champions League, fra due mesi, entrerà nel vivo grazie agli scontri ad eliminazione diretta, da sempre i più palpitanti ed emozionanti della manifestazione europea. L’edizione attuale ha confermato la polarizzazione dei rapporti di forza all’interno del calcio europeo: solo cinque nazioni sono rappresentate negli ottavi di finale. Le prime cinque, oltretutto, del ranking UEFA. Le più rappresentate sono Inghilterra (Liverpool, Manchester City, Chelsea e Tottenham) e Spagna (Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid, Valencia), ovvero le nazioni che, nell’ultimo decennio, hanno dominato la scena europea: non è casuale, di conseguenza, che Premier e Liga siano i campionati esteri più seguiti nel mondo.

Bilancio positivo per le italiane: ma il poker non era una chimera

L’Italia (Juventus, Napoli e Atalanta), al pari della Germania (Bayern, Borussia Dortmund e Lipsia), sarà rappresentata da tre squadre, evento che non avveniva da qualche stagione. Il bilancio, al tirar delle somme, si può definire positivo, anche perché l’unica estromessa, l’Inter, potrà comunque calcare il palcoscenico europeo, seppur meno prestigioso, dell’Europa League. Qualcuno, una volta stilati i calendari, aveva azzardato addirittura un poker italiano, con tutte le nostre compagini agli ottavi di finale. 

Un’ipotesi molto suggestiva, che aveva spinto numerosi sportivi a collegarsi a Bookmakersaams.eu, il miglior portale di comparazione quote che prende in considerazione esclusivamente i siti legali, dove sicurezza e divertimento sono un connubio imprescindibile, ed effettuare la propria puntata. Una scommessa persa un soffio. Un’inezia chiamata Inter: il pareggio interno contro lo Slavia Praga, seppur acquisito all’inizio della fase a gironi, si è rivelato fatale per gli uomini di Conte. 

Lione avversario morbido: i bianconeri possono continuare a cullare il sogno europeo

La candidata italiana più autorevole, l’unica, oggettivamente, che può vantare ambizioni di successo, è la Juventus di Sarri, che ha strappato la qualificazione agli ottavi di finale senza troppi patemi, mostrandosi decisamente più bella e concreta di quanto non lo sia stata, fin qui, in campionato. I bianconeri potrebbero proseguire il loro viaggio europeo in carrozza negli ottavi di finale, dove sfideranno il Lione. La compagine francese, dominatrice del calcio d’Oltralpe prima dell’avvento della proprietà qatariota in seno al PSG, sta vivendo una pessima stagione, che ha portato i dirigenti francesi al cambio di guida tecnica. 

Esonerato Sylvinho, alla prima esperienza da head coach dopo aver svolto la mansione di vice-allenatore per diversi anni (molti dei quali con Roberto Mancini), la squadra è stata affidata ad una vecchia conoscenza del calcio italiano: Rudi Garcia. Il cammino dell’O.L. , però, è stato fin qui deludente: in Ligue 1 la vetta è assai distante, in Champions la qualificazione è stata ottenuta, di fatto, solo grazie alla professionalità del Benfica, che ha sconfitto lo Zenit nonostante fosse già stato estromesso dalla manifestazione. 

Messi sbarca nel tempio del Pibe de Oro: per il Napoli sarà durissima

Il sorteggio non è stato altrettanto benevolo col Napoli, che sta attraversando la fase più grigia degli ultimi dieci anni. Grigia, e non nera, grazie per l’appunto alla Champions, dove i partenopei, inclusi in  un girone – a differenza dello scorso anno – alla loro portata, hanno strappato l’accesso agli ottavi. Qui, però, gli uomini di Gattuso se la dovranno vedere con il Barcellona, la squadra, al pari del Real Madrid, che ha segnato indelebilmente con il proprio marchio l’ultimo decennio calcistico. 

Non saremo al cospetto della fantascientifica squadra dell’epoca guardoliana, poi ereditata da Luis Enrique, ma questo Barcellona è pieno di talento e può contare sui servigi del calciatore che non vanta eguali dal punto di vista tecnico: Leo Messi. Molto suggestiva, in tal senso, sarà l’apparizione della Pulce al San Paolo, nel teatro dove è andata in scena, per diversi anni, la poesia calcistica di un certo Diego Armando Maradona. Sognare non costa nulla. Ma la realtà lascia poco spazio ai sogni: per gli Azzurri sarà durissima. 

Atalanta: il passaggio ai quarti non è un sogno proibito

Dulcis in fundo, l’Atalanta. La Dea è riuscita ad ottenere una storica qualificazione agli ottavi di finale, alla prima apparizione nella massima manifestazione europea. Il girone non era dei più complicati. Ma centrare il passaggio del turno dopo aver perso le prime tre partite, resta un’impresa epica, giustamente celebrata da tutti i mass media nazionali. La squadra nerazzurra, correva il serio rischio di affrontare compagini blasonatisssime, come Liverpool, Barcellona, Bayern e PSG. 

Il sorteggio, invece, ha riservato l’accoppiamento più abbordabile: gli uomini di Gasperini se la dovranno vedere col Valencia, che, fra lo stupore generale, è riuscito ad estromettere l’Ajax. La compagine spagnola è certamente ostica. E dopo un brutto avvio di stagione, che è costata la panchina a Marcelino, la squadra del Mestalla si è parzialmente risollevata con l’avvento di Celades in panchina. Ma la Dea, che potrà contare anche su un Zapata in più nel motore, può legittimamente ambire ad entrare tra le otto regine europee.