Erba legale: le norme che ne regolano la vendita e l’acquisto

Per poter rendere la vendita e il consumo di erba legale occorrevano delle regole ben precise che fossero in grado di regolare il mercato. Un mercato che tra l’altro è stato in grado di movimentare l’economia ed offrire una serie di posti di lavoro. Ma tralasciando questo aspetto, la regolamentazione in merito all’utilizzo e alla vendita della cannabis è arrivata a fine 2016 con la legge 242.

 

Le regole in merito alla cannabis legale hanno innanzitutto indicato la soglia massima di 0,6% di THC che può essere contenuto nei prodotti commercializzati e ha inoltre indicato quali sono i possibili derivati della cannabis che possono essere lanciati sul mercato.

 

In buona sostanza tutti i prodotti che superano il limite THC consentito sono ritenuti illegali e quindi non vendibili al pubblico. Ovvio che la legge n. 242 non può essere la sola a regolamentare il consumo di cannabis, dopo di lei molte sentenze delle corte di cassazione che sono in vario modo intervenute.

Erba legale in Italia: indicazioni della normativa

Il primo paletto fissato dalla legge in merito alla cannabis light che può essere venduta è la percentuale di THC che non deve superare lo 0,5%. Una soglia decisa perché al di sotto la sostanza non crea allucinazioni e non ha alcun effetto dannoso sulla salute dell’individuo.

 

La legge che ha determinato questo è la n. 242 del 2 dicembre 2016, la quale definisce anche quelli che sono i prodotti derivati che possono essere immessi sul mercato. Inoltre viene deciso che chiunque voglia cimentarsi nella coltivazione della canapa lo deve fare utilizzando dei semi certificati, per i quali è possibile dimostrare la tracciabilità. A disposizione dei rivenditori è stato messo un catalogo in cui sono stati inseriti i prodotti ammessi e quelli che invece sono considerati illegali. Insieme ad essi anche tutti gli alimenti che possono essere ricavati dalla canapa.

 

Per acquistare invece i prodotti ci si potrà affidare o ai negozi fisici o a quelli online come quello che si può trovare al sito www.canapaboom.it. Ma la legge citata in precedenza non poteva essere sufficiente, a completare la legislazione a riguarda una serie di sentenze della Corte di Cassazione.

 

Quindi mentre la legge n. 242 chiarisce che è lecita la commercializzazione, la produzione e il consumo di cannabis light solo se questa proviene da coltivazioni conformi alla legge. Una delle sentenze della Corte di Cassazione afferma che il commerciante che può provare la provenienza delle infiorescenze da lecite coltivazioni non potrà essere punito e allo stesso modo non è punibile il consumatore che viene trovato in possesso di cannabis light con un contenuto di THC inferiore allo 0,6%, in quanto fruisce di un bene lecito.

Erba legale Italia: come riconoscerla

È innanzitutto importante ricordare che secondo la normativa vigente in Italia la cannabis può essere venduta non solo sotto forma di infiorescenze, ma anche ricavandone: prodotti alimentari, profumazioni per ambiente e per il corpo, tessuti, bibite. Quello che è importante è che si tratti di prodotti legali che derivano da lavorazioni in grado di rispettare le imposizioni date dalla legge.

 

Il primo elemento a cui fare attenzione è l’imballaggio, sulla confezione dovrebbero essere indicate la filiera, il distributore e la percentuale di THC che il prodotto contiene. In questo modo si avrà la certezza di acquistare un prodotto conforme alle leggi e inoltre anche di buona qualità.

 

Non si tratta di farmaci, ma nonostante questo, sempre sulla confezione dovrebbero essere riportate anche le modalità per utilizzare il prodotto al meglio e trarne quindi dei benefici. A tal proposito ricordiamo che spesso la cannabis light e i prodotti che ne hanno un certo quantitativo al loro interno sono utilizzati per contrastare stati di ansia e di stress, senza pensare poi alla cannabis terapeutica, per la quale sono previste delle regole leggermente differenti.

 

Infine, i meno esperti forse non lo sanno, ma la cannabis light può essere riconosciuta per il suo inconfondibile profumo di fiori d’arancia e frutta. Questo per quello che riguarda i derivati, mentre le infiorescenze si possono riconoscere per il loro caratteristico colore verde e viola, che le rende inconfondibili.

 

Nell’acquisto quello che è importante è rivolgersi a dei rivenditori accreditati ed affidabili.