Turismo della cannabis, alcune informazioni utili

Il turismo della cannabis muove ogni anno milioni di persone che si recano nei Paesi dove fumare erba è legale.
Sono comunque poche nel mondo le mete in cui questo tipo di turismo è una delle attività più redditizie e, nella maggior parte dei casi, questi stessi luoghi sono anche belli da vedere e rappresentano mete culturali, artistiche e storiche di primo piano. Rimane il fatto che per la maggior parte degli stati nel mondo è illegale, anche se in alcuni è ampiamente tollerata, come accade in Giamaica, simbolo della pianta di cannabis.
Ecco, quindi, i Paesi dove si può fumare l’erba e anche visitare le città più belle.

Amsterdam, Olanda

Di certo l’Olanda e Amsterdam sono la meta più nota per gli amanti della cannabis, perché qui non ci sono divieti, anzi è consentito l’uso di questa sostanza fino a 30 g a persona.
I punti di riferimento sono i coffee shop, dove è facile anche trovare il tabacco gratis e dedicarsi all’aspetto ludico e spensierato dell’erba.
Potrebbe accadere che qualcuno di questi coffee shop possa fare problemi se siete italiani, ma troverete di certo quello che fa per voi perché la scelta non manca.
Considerato che si tratta di turismo e che Amsterdam è senza dubbio una delle capitali europee più romantiche, con i suoi intricati canali è più di mille ponti che collegano le sponde, vale la pena visitarla.
Il consiglio è quindi di fare un giro in barca in dolce compagnia, oppure visitare il museo di Van Gogh e godersi una città magica.
Amsterdam e l’Olanda sono gli unici luoghi in Europa dove l’erba da fumare è legale.

Colorado, Stati Uniti

Il Colorado è uno di pochi stati americani che ha legalizzato la marijuana e permette il consumo personale senza limiti di quantità.
Per comprendere quanto il turismo della cannabis sia importante per l’economia locale, basti pensare che il 20 di aprile è il giorno celebrativo dedicato ai fumatori di erba, motivo per cui richiama grandi flussi di appassionati della cannabis.
Gli introiti rispetto alla liberalizzazione sono evidenti, proprio per l’incremento di visitatori che vogliono godere di questa libertà.
In Colorado questo tipo di turismo permette anche di godere dei suoi parchi naturalistici, tra cui il Rocky Mountain e altri che offrono scorci di paesaggi molto suggestivi.
Se siete anche dei buongustai potete andare a pranzo o a cena in uno dei rinomati ristoranti di questo stato, che sono tra i più premiati degli Stati Uniti.

Oregon, Stati Uniti

Anche l’Oregon ha una cultura molto affermata della marijuana ed è stata dichiarata legale per fini ludici.
Questo stato fu tra i primi a inaugurare la tradizione dei coffee shop dove fumare liberamente erba in America.
Proprio questo pionierismo l’ha resa famosa in tutto il mondo ed ecco perché è spesso la meta del turismo della cannabis.
Anche qui non mancano i luoghi da vedere tra cui il Portland Art Museum con mostre temporanee, il grattacielo Portland Buildings in stile post moderno e per questo soggetto ad alcune critiche, ma anche il Pearl District, famoso quartiere in stile industriale.

Washington DC

Anche a Washington DC fumare erba è legale anche se da non molto tempo, perché il divieto è caduto nel 2014.
La legge dice che per uso personale è permesso tenere con sé circa 50 g di cannabis e permette anche a un adulto o comunque un maggiore di 16 anni, di coltivarla senza superare le 6 piantine.
Anche qui ci sono dei punti dove poterla acquistare, come i coffee shop nei quali sollazzarsi in tutta tranquillità.
In questa città i luoghi di interesse sono davvero tanti e alcuni sono tra i più famosi al mondo: la Casa Bianca, il Lincoln Memorial, il Campidoglio, il quartiere esclusivo di Georgetown e molti altri.

Uruguay

L’Uruguay vanta il primato di essere il primo Paese al mondo ad aver liberalizzato l’uso dell’erba. La legalizzazione è stata totale, nel senso che chi ne fa richiesta riceve settimanalmente anche la sua quantità.
Intorno a questa decisione storica è nata anche un’economia che è ben organizzata, perché il governo detiene un registro dei terreni con coltivazioni di cannabis.
Anche in consumatori, però, sono chiamati a iscriversi a un registro, in quanto cittadini uruguayani.
Inoltre, sempre per legge, sono stati imposti dei limiti nella concentrazione del principio attivo, in modo da avere comunque un minimo controllo statale sul mercato, che ha prezzi comunque accessibili.
Montevideo è la città metropolitana che attira la maggioranza dei visitatori, ma è pur vero che in questo Paese le attrazioni naturalistiche sono quelle più interessanti, tra cui l’estuario del grande fiume noto come Rio de la Plata.

Corea del Nord

È vero che in Corea del Nord è difficile entrare se non impossibile, ma c’è un curioso paradosso: un Paese dove i divieti per eccesso sono una consuetudine, la marijuana è legale e si può fumare erba senza che nessuno si opponga.
Chi vive e lavora in questo Paese e può uscire dai confini e farvi rientro, riferisce che sia molto facile procurasi del fumo, che qui viene considerato semplicemente migliore delle sigarette, che pare siano di qualità scadente.
Per contro le canne si fumano non a scopo ludico-ricreativo, come accade nei Paesi occidentali, ma per rilassarsi, magari dopo la giornata di lavoro.
È considerata quindi qualcosa del tutto normale e consueta anche perché di fondo non è considerata una droga.
Non è difficile trovare piante di cannabis anche ai lati delle strade.
Chi l’ha provata parla di un’erba più leggera rispetto a quella europea, che comunque ha la sua valenza.
Quello che un fumatore di erba cerca nei suoi viaggi è riuscire a provare il “sapore” delle varie qualità di marijuana, che possono realmente cambiare da un luogo all’altro.
È proprio questo il motivo per cui si arriva a raggiungere anche una meta lontana per apprezzare le numerose “varianti” di cannabis, che come è noto, in Italia è stata accettata solo per fini terapeutici.