Dalla laurea alla specializzazione: il percorso per diventare medico passo dopo passo

Per diventare medico in Italia è necessario seguire un iter formativo lungo e impegnativo, che viene tuttavia ripagato dall’importanza del ruolo e dalle buone opportunità di carriera. Decidere di conseguire la specializzazione in medicina è infatti una decisione che rappresenta più una vocazione perché si va incontro a un lavoro che richiede per tutta l’esperienza professionale continuo aggiornamento e dedizione. Per fortuna, grazie alla rete, anche le università telematiche come Niccolò Cusano, potranno sostenere i futuri medici nella loro formazione continua, con master e corsi post-laurea dedicate a conoscenze specifiche in ambito sanitario.Scopriamo il percorso per diventare medico passo dopo passo.

Test di ammissione alla facoltà di medicina

Il percorso per diventare medico sin dall’inizio prevede il superamento di esami. Si comincia già nel post-diploma con la preparazione del test d’ingresso a medicina, le cui date vengono comunicate dal Ministero e dagli atenei privati. Superare il test d’ingresso permette l’iscrizione alla facoltà, anche se dal prossimo anno qualcosa sta cambiando. Secondo quanto comunicato dal comitato ristretto della Commissione Istruzione di Palazzo Madama, dal 2025 ci si potrà iscrivere al primo semestre di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Veterinaria senza passare per il test. Saranno poi previsti dei test nella seconda parte dell’anno accademico. Una svolta che apre a nuovi scenari per la medicina.

La laurea in medicina e chirurgia

Il corso di laurea in Medicina e Chirurgia ha la durata di sei anni e alle lezioni teoriche si affiancano esercitazioni pratiche in laboratorio e tirocini in ospedale. Durante il percorso universitario i futuri medici acquisiranno competenze approfondite in anatomia, fisiologia, patologia, farmacologia e altre discipline correlate alla conoscenza del corpo e della sua cura. L’ultimo anno è dedicato principalmente al tirocinio in ospedale durante il quale si elabora anche la tesi che verrà discussa durante la seduta di laurea. L’argomento della tesi solitamente anticipa il ramo di specializzazione che il medico potrà scegliere dopo la laurea.

L’esame di Stato

Dopo la laurea ad attendere i medici c’è un’altra prova: l’esame di Stato. Questa prova ha l’obiettivo di verificare la preparazione del medico e abilitarlo all’esercizio della professione. Da questo momento ci si può iscrivere all’Ordine dei Medici e si può svolgere la professione in autonomia.

Diventare medico di base

Dopo l’iscrizione all’ordine si aprono diverse opportunità. Si può diventare medico di base e occuparsi dell’assistenza primaria dei pazienti. Per svolgere questa professione è necessario dopo la laurea all’abilitazione frequentare il corso di specializzazione di 3 anni. Dopo aver terminato la specializzazione ci si inserisce nelle liste regionali dell’ASL per effettuare sostituzioni di medici e accumulare punti, salire in graduatoria e attendere l’assegnazione del posto. In alternativa si può lavorare nei centri privati o presso le strutture pubbliche dei vari ministeri e uffici statali.

La specializzazione medica

Dopo l’iscrizione all’Ordine dei Medici, un’altra strada di ulteriore formazione è la specializzazione, che consente di approfondire le conoscenze in un determinato settore e diventare quindi specialista in una delle branche mediche. Il percorso ha la durata di 4 o 5 anni e si accede con un concorso nazionale. Al termine del percorso si può lavorare poi negli ospedali previo superamento di un’ulteriore prova a seconda dei posti disponibili o svolgere la libera professione.